Articoli

Caratteristiche e utilità del bump painting

Bump painting”: letteralmente, “disegnare sul pancione”.

Si tratta di una pratica molto diffusa al giorno d’oggi soprattutto all’interno dei corsi preparto in cui è possibile ottenere tutti i vantaggi di questa attività sia dal punto di vista estetico, sia sotto il profilo del legame affettivo e familiare che viene rafforzato grazie a questa pratica.
La crescita del pancione in gravidanza è vissuta per lo più in maniera positiva, perché rappresenta l’avvicinarsi del lieto evento che cambierà per sempre la vita della futura mamma; dal punto di vista estetico però il pancione può far sentire la donna meno attraente, soprattutto verso gli ultimi mesi della gravidanza, quando il diventa sempre più evidente.
Il bump painting ha, da questo punto di vista, una grande utilità: effettuare dei disegni sul pancione aiuta, infatti, la gestante a entrare in confidenza con le nuove forme, diminuendo la sensazione di non essere bella ed attraente durante la gravidanza. L’aspetto ludico di questa pratica favorisce anche un maggiore senso di consapevolezza dei cambiamenti che il corpo deve affrontare in questo periodo così delicato.
Dal punto di vista estetico, il bump painting è un metodo per vivere meglio la presenza ingombrante del pancione, spostando l’attenzione sulla possibilità di decorarlo e renderlo un vero e proprio ornamento che le faccia sentire più belle e valorizzate.
Un’altra caratteristica importante relativa a questa attività, che esula da quella meramente estetica, è determinata dalla possibilità di consolidare il legame con il proprio compagno o marito e con i figli più grandi: infatti, in molti corsi preparto si prevede anche la partecipazione della famiglia della gestante, in cui è possibile divertirsi insieme e svolgere quest’attività consolidando il legame familiare e di coppia.
Dal punto di vista individuale, la gestante può ottenere un vantaggio importante che è la possibilità di rilassarsi: il tocco leggero dei pennelli morbidi a contatto con la pelle del pancione assomiglia ad un dolce massaggio che porta una sensazione di rilassamento non solo alla mamma, ma anche al bimbo. In questo modo si rafforza anche il legame con il bambino che porta in grembo, imparando a prendere coscienza di ciò che comporta la gravidanza sia dal punto di vista dei cambiamenti del corpo, sia sotto il profilo del legame con il bebè.
Il bump painting – pratica imparentata con il body painting, che però non si concentra su una zona specifica del corpo – non è pericoloso: è sufficiente scegliere apposite colorazioni per svolgere questa attività, che sono prive di sostanze tossiche, e si possono ottenere anche a casa con coloranti alimentari, amido di mais, acqua e crema idratante.
Se stai cercando un corso preparto in cui svolgere questa attività nella tua città, vai su Ok Corso Preparto: il motore di ricerca numero 1 per i corsi preparto in tutta Italia!

A cura di: Ufficio Stampa Ok Corso Preparto

Tutti i benefici della danza del ventre in gravidanza.

Forse non tutte le donne sanno che la danza del ventre è benefica durante la gravidanza.
Questo tipo di danza è caratterizzato da movimenti lenti e circolari che interessano la zona pelvica, e da movimenti fluidi e leggeri che sono accompagnati da note basse. I principali benefici che si ottengono eseguendo questa danza interessano i muscoli addominali che si tonificheranno, e la colonna vertebrale che avvertirà meno dolore e meno sforzo. Il corso preparto di danza del ventre in gravidanza si è affermato soprattutto negli ultimi anni e propone alle gestanti di ottenere questi benefici facendo eseguire loro movimenti lenti e delicati.
Questo tipo di corso è adatto a tutte le future mamme, soprattutto a quelle che fanno fatica a entrare in sintonia col pancione. La danza del ventre in gravidanza può addirittura agevolare il parto. Vediamo come: la danza del ventre è considerata la più antica danza di preparazione alla nascita poiché riserva una particolare attenzione all’isolamento dei muscoli. Individua e coinvolge, infatti, una precisa regione del corpo, in particolare il bacino e la regione addominale. Tutti i muscoli qui presenti sono coinvolti dai movimenti.
La donna che aspetta un bambino troverà molto giovamento nell’eseguire la danza del ventre, poiché questo lavoro muscolare favorisce anche la presa di coscienza del proprio corpo e una maggiore percezione del bimbo che cresce dentro di lei, grazie alla lentezza dei movimenti e al lavoro dei singoli muscoli. Le lezioni del corso di danza del ventre in gravidanza, al fine di aiutar le gestanti a mantenere uno stato di benessere ed equilibrio psico-fisico, si aprono e si chiudono con degli esercizi di rilassamento. Le future mamme devono essere serene e positive.
Alcuni movimenti della danza del ventre sono molto utili per allenare e tonificare la muscolatura maggiormente provata durante la gravidanza, per prevenire o limitare alcuni frequenti disturbi preparto (come l’incontinenza) o postparto (come la riabilitazione della zona perineale). Vediamo quali sono i movimenti che caratterizzano la danza del ventre. Le “onde”, gli “otto”, i movimenti “del cammello” e “del serpente”, sono movimenti lenti e circolari e sono utilissimi per tonificare l’addome e per mantenere l’elasticità della muscolatura della schiena, garantendo di conseguenza alla gestante un maggior sostegno del pancione durante i nove mesi.
Questi esercizi servono anche a mantenere una forma fisica migliore dopo la nascita del bambino.
I movimenti che interessano la zona pelvica, invece, sono un’ottima risorsa per favorire la fase espulsiva del parto. Per partecipare al corso preparto di danza del ventre occorrono essenzialmente le stesse cose richieste in qualunque altro corso preparto. Le gestanti devono portare con sé abiti comodi, calzini antiscivolo, un foulard grande (meglio se colorato e di forma triangolare), un asciugamano e una bottiglietta d’acqua. Sono richiesti, inoltre, il certificato per lo svolgimento di attività fisica non agonistica rilasciato dal proprio medico curante e il nullaosta dal ginecologo.

Per maggiori informazioni: www.corso-preparto.it

Massaggio neonatale: piccoli gesti di benessere per il bambino

Per il neonato il mondo esterno non è sempre ospitale e confortevole come il grembo che lo ha ospitato per nove mesi. Dopo il parto, il piccolo piano piano inizia a scoprire il mondo attraverso i suoi sensi e talvolta può innervosirsi quando entra in contatto con una quotidianità che ha ritmi e abitudini che deve ancora imparare a conoscere. Per questo, la frequenza di un corso post parto di massaggio neonatale può rappresentare un valido aiuto per i genitori che desiderano supportare il proprio piccolo durante i primi mesi dello sviluppo, cercando di lenire i fastidi tipici di questa fase della vita del bebè.

Il massaggio neonatale aiuta il neonato anche nel suo sviluppo affettivo, stringendo ulteriormente il legame con i genitori attraverso piccoli gesti accompagnati dal contatto visivo. Tendenzialmente questa pratica è consigliata sia alle mamme sia ai papà e comprende alcune tecniche differenti. Lo scopo del massaggio però resta sempre quello di agevolare il rilassamento del piccolo, che può così vivere momenti di serenità e benessere, e di ridurre gli effetti delle tensioni e dei piccoli dolori del bebè. Durante il massaggio, il bambino deve essere nudo e, preferibilmente, non deve avere neppure il pannolino. Proprio perché fondata sul contatto diretto tra genitori e figlio, tale esperienza rasserena il piccolo, coccolato da gesti dolci e delicati.

Le parti del corpo principalmente implicate nel massaggio sono solitamente gambe, piedini, pancia e viso, poiché su di questi si riscontrano i benefici maggiori. Il massaggio di gambe e piedi non ha solo un effetto rilassante: come dimostra la riflessologia plantare, la pressione delle mani su alcuni punti della pianta del piede reca benefici a tutto il corpo. Per lenire i fastidi legati alla comparsa di coliche, invece, occorre massaggiare il pancino del bebè: attraverso movimenti circolari si agevola più facilmente l’evacuazione dell’aria contenuta nell’intestino, che provoca spasmi e dolori acuti. Infine, il massaggio al viso richiede gesti particolarmente delicati e rappresenta forse il momento più emozionante per genitore e figlio, dal momento che il contatto visivo rende quest’esperienza ancora più coinvolgente.
Inoltre, la pratica del massaggio neonatale può aiutare a risvegliare e tenere vigili i sensi del neonato, regolarizzare il sonno e la veglia e l’attività neuro-ormonale e rendere costante il funzionamento del sistema circolatorio.

Nelle piccole coccole del massaggio ci si scambiano e si condividono emozioni. Il neonato riconosce sempre meglio i propri genitori e lo fa attraverso i sensi coinvolti in questa pratica: il contatto con gli occhi del genitore, i gesti delle mani, l’ascolto delle due voci, il profumo della loro pelle. Per eseguire un massaggio neonatale occorre prendere alcuni accorgimenti: il piccolo deve essere appoggiato su un piano soffice, all’interno di un ambiente confortevole e in cui non prenda freddo, e sulla sua pelle non devono essere spalmati oli profumati. Prima del massaggio, la mamma e il papà devono avere l’accortezza di lavarsi le mani (che devono essere calde), togliere eventuali anelli e bracciali e tenere le unghie corte. Si sconsiglia di massaggiare i bebè dopo i pasti.

È importante sottolineare come – per evitare di ottenere l’effetto opposto e innervosire il piccolo – le tecniche di manipolazione devono essere apprese dalle mamme e dai papà da operatori specializzati. I corsi post parto sono infatti tenuti da personale esperto, che insegna ai genitori a cogliere quali sono le necessità del neonato per contrastare i suoi fastidi. La guida di un operatore specializzato risulta dunque fondamentale per imparare le migliori tecniche di rilassamento.

A cura di: Ok Corso Preparto  www.corso-preparto.it, il più importante motore di ricerca per corsi preparto e post parto.

Agopuntura in gravidanza: ecco perchè è benefica. (Ok Corso Preparto)

L’Oriente è patria di numerosissime teorie e discipline che hanno come scopo il conseguimento del
benessere fisico e psicologico dell’individuo, in ogni momento della sua esistenza. Molte di queste materie sono parte integrante dei moduli di corsi preparto e di corsi postparto, appunto perché hanno come obiettivo il conseguimento di uno stato di benessere psicofisico. Tra le varie discipline trova posto l’agopuntura.

Scopriamo in cosa consiste e soprattutto in che modo l’agopuntura in gravidanza è utile alle future mamme.

Questa tecnica dalle origini antichissime è nata in Cina; la teoria sostiene che nel corpo umano vi siano dodici meridiani e ogni meridiano è associato a un determinato organo; di conseguenza il cuore, i polmoni, il fegato e altri organi hanno un proprio meridiano cui sono collegati.
L’agopuntura, quindi, sfruttando questi collegamenti, sostiene che stimolando con degli aghi lunghi e sottilissimi alcuni punti situati lungo i meridiani, possano ottenere dei benefici gli organi a essi associati. I meridiani sono dei canali lungo i quali scorre un flusso di energia vitale; si tratta di riequilibrare lo scorrimento di quest’energia, conosciuta con il nome di “qi”, e di far in modo che lo Yin e lo Yang raggiungano uno stato di parità.
Le stimolazioni di determinati punti dei meridiani, durante il periodo della gravidanza, possono portare grandi benefici e contribuire notevolmente a combattere e contrastare i maggiori disturbi tipici del periodo.

Quali sono i disturbi che l’agopuntura può alleviare?

Tra i disturbi più comuni abbiamo: le cefalee, la nausea, la circolazione sanguigna difficoltosa, il dolore provocato dalla lombosciatalgia (si consideri che il dolore causato da quest’ultima difficilmente può essere alleviato usando farmaci durante la gestazione).

L’agopuntura permette di intervenire anche in caso il bimbo si presenti in posizione podalica. Se si stimola con un ago un preciso punto del piede, ad esempio, si può contribuire a stimolare il bimbo a girarsi affinché assuma la corretta posizione per il parto. Anche durante il puerperio la pratica dell’agopuntura può rivelarsi efficace giacché può aiutare a risolvere la produzione carente di latte materno, che si può verificare sia dopo il parto sia dopo un normale momento di allattamento.
L’agopuntura in gravidanza va eseguita da esperti. La pratica, infatti, prevede l’impiego di aghi sterili che solo operatori specializzati può realizzare. Inoltre nel corso degli incontri, gli aghi devono essere non solo sistemati nei punti corretti, ma anche inseriti nella pelle per un tempo prestabilito, che cambia in base alla tipologia di disturbo da contrastare. L’operatore esperto deve anche controllare le pulsazioni di energia del corpo della gestante, dalle quali si riesce a percepire il momento in cui il “qi”, ossia l’energia vitale, lo stato di equilibrio necessario a ristabilire la condizione di benessere e di conseguenza ad attenuare il disturbo.
Per maggiori informazioni: www.corso-preparto.it