Pietro Angelerio, poi chiamato frà Pietro da Morrone, nasce in Molise, l’anno non è ben definito: 1209 – 1215, in una famiglia numerosa, ha 11 fratelli. I suoi genitori sono contadini, poveri e molto religiosi.
A differenza dei suoi fratelli, Pietro già da piccolo desidera studiare ma soprattutto vuole essere un uomo di Dio.
– Nel 1231 entra nel Monastero benedettino di S.Maria di Faifoli e pochi anni dopo diventa eremita e vive in una grotta nei pressi di Palena. La ricerca di Dio, la meditazione, la contemplazione della natura e la preghiera diventano lo scopo della sua vita.
– Nel 1238 si reca a Roma per essere ordinato sacerdote ma subito riprende il suo “camminare “alla ricerca di Dio, alla ricerca dell’uomo spesso nel silenzio e nella solitudine delle grotte del Morrone, della Maiella. Pietro Celestino alterna la solitudine e la meditazione all’incontro con le persone: poveri, pastori, contadini ma anche principi e regnanti. Fa costruire la chiesetta di S.Maria del Morrone e l’Eremo di S.Onofrio.
– Nel 1293 si ritira nell’eremo di S.Onofrio a Sulmona ed è proprio qui che Fra Pietro riceve dal conclave di Perugia (5 luglio 1294) la notizia della sua elezione a Pontefice. Su di un asinello si reca all’Aquila e nella basilica di Collemaggio (che lui stesso aveva fatto costruire) viene consacrato Papa con il nome di Celestino V.

Il suo primo atto papale è la Perdonanza. Ogni anno Il 28 e il 29 agosto a l’Aquila si rinnova il rito solenne della Perdonanza, l’indulgenza plenaria perpetua che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concede a tutti i fedeli di Cristo. Dopo soli 5 mesi, il 13 dicembre 1294, Papa Celestino V rinuncia al papato; il suo successore, Bonifacio VIII, lo fa imprigionare nella rocca di Fumone (Frosinone) dove muore, solo e dimenticato il 19 maggio 1296.

Il 5 maggio 1313 frà Pietro viene fatto Santo col nome di San Pietro del Morrone, nella cattedrale di Avignone.

San Pietro Celestino amava la chiesa, voleva servirla con umiltà e amore; lui vedeva nella società del suo tempo l’insidia del potere e aveva la certezza che la verità e il perdono fossero la via da perseguire.