Chi non conosce la leggenda del favoloso Re Artu’, della spada nella roccia e della fantastica Tavola Rotonda? L’epopea di questo mitico personaggio ha origini storiche assolutamente concrete, per quanto poi realta’ e fantasia si mescolino sapientemente nei racconti e nei romanzi e nella tradizione popolare.
Si narra infatti di un forte re dei Britanni (popolo che viveva in Inghilterra e Irlanda, la lingua celtica) che sconfiggeva i nemici con un coraggio da leone e che diede vita ad un regno perfetto a Camelot, difeso e condotto da nobili cavalieri altrettanto prodi.
Chi fosse veramente questo uomo valoroso non e’ ancora chiaro. Il suo stesso nome non aiuta a fare luce sulle sue origini, in quanto la traduzione in inglese di Artu’ potrebbe essere ”semplicemente” Arthur, un nome di sicuro molto diffuso, mentre in lingua celtica Arthu significa probabilmente orso ed e’ quindi un simbolo di vigore, potenza, energia.
Negli anni sono state fatte moltissime supposizioni per dare un volto umano e reale a questa figura, così rispettata e temuta ma, senza riportare un elenco di nomi che probabilmente confonderebbero solo le idee, pensiamo ad Artu’ come ad un sovrano indomito, protagonista di tante narrazioni e di una affascinante tradizione che si e’ diffusa in tutto il mondo ed e’ diventata il simbolo del valore e dell’eroismo.Molto e’ stato scritto su di lui e le sue gesta appaiono in tanti elaborati antichi, il primo e piu’ famoso romanzo che rese popolare la leggenda di re Artu’ e’ senza dubbio ”L’Historia Regum Britanniae” dello storico scrittore medievale Goffredo di Monmouth, scritta attorno al 1138 d.C. in cui riviviamo gli accadimenti di tutti i personaggi legati al sovrano di Camelot tra guerre, magie e storie d’amore.

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Artu’ nacque dalla dolce e intelligente Igraine e dal re britannico Uther Pendragon. Quest’ultimo si era innamorato della bella Igraine che era pero’ gia’ sposata con il duca Gorlois, al servizio del re.
Fu grazie ad un incantesimo del Mago Merlino che Uther poté essere amato da Igraine, ma questo fece scoppiare una violenta guerra tra i due uomini.
Quando Artu’ venne alla luce fu lo stesso Merlino che, per proteggerlo e poiché aveva per il piccolo grandi progetti, lo porto’ via e lo fece crescere in un’altra famiglia.
Quando divenne ragazzo, Artu’, inconsapevole delle sue vere e nobilissime origini, estrasse quasi per caso la famosa spada conficcata nella roccia e, come voleva la leggenda, divenne re d’Inghilterra : sul capo gli venne posta infatti la corona appartenuta a Uther.
La storia racconta che molti forzutissimi e stimati cavalieri tentarono in ogni modo di estirpare quella spada ma nessuno ce la fece.
Un giorno, Artu’ accompagno’ Sir Ector, suo padre adottivo (che pero’ Artu’ credeva quello naturale) e Kay, suo fratello e a cui faceva da scudiero, ad un torneo. Giocando, Artu’ perse la spada di Kay e non potendolo lasciare disarmato, trovo’ appunto la spada confitta nel masso.Inizialmente nessuno credette che il gracile e giovane Artu’ avesse potuto compiere il prodigio ma poi dovettero tutti ricredersi: quando lui stesso rimise la spada al suo posto nessuno poté nuovamente riestrarla tranne lui in persona. Venne così consacrato re perché era chiaro il cielo volesse lui a capo del regno.