I bambini e lo sport: quali le regole fondamentali?

Vi sono alcune semplici regole che riassumono il giusto modo di far approcciare i bambini allo sport:

  • L’attività sportiva non deve prescindere dal gioco: l’impegno dei bambini in uno sport qualsiasi non può prescindere dalla dimensione della socialità. Lo sport deve far parte del bagaglio culturale del bambino e stimolarlo a fare amicizia e nell’apprendimento;
  • Non avvicinare i bambini troppo presto all’attività sportiva agonistica. Capita che le società sportive tendano a forzare in questa direzione ma è importante ricordare quanto sopra sottolineato: i bambini non sono “piccoli adulti” e non possono avere gli stessi modelli dei più grandi;
  • “Proteggere” i bambini durante la pratica sportiva: l’abbandono di uno sport è spesso dovuto a esperienze negative, contrasti o umiliazioni. Il dovere dell’adulto è vigilare su queste dinamiche ed evitare che il bambino possa associare le esperienze traumatiche allo sport, per non compromettere la loro salute presente e precludere loro – da adulti – una buona abitudine futura;
  • L’attività sportiva costante comporta delle rinunce quotidiane: qualora l’impegno richiesto sia elevato, i bambini potrebbero trascurare altre attività molto importanti per la loro età. Fondamentale è quindi assicurarsi che i bambini non trascurino attività ludiche, sociali e formative di fondamentale importanza per il loro corretto sviluppo;
  • I bambini non sono in grado di dare il giusto valore a una vittoria e a una sconfitta e – spesso – si identificano con il risultato, con il rischio di perdere autostima. L’agonismo – che comporta la ricerca della vittoria con il massimo delle energie – è quindi potenzialmente pericoloso in tenera età;
  • Allenamenti eccessivi e mancanza di sufficiente supporto da parte delle figure genitoriali e dell’allenatore, possono causare l’insorgere di disturbi di tipo psicologico (umore, ansia);

Infine, è bene ricordare che il principio che il bambino abbia diritto di giocare e divertirsi, senza pressioni agonistiche, è sancito dalla Carta dei Diritti del Bambino nello Sport.

Cosa dev’essere dunque l’agonismo per i bambini?

L’agonismo – per i più piccoli – non deve significare dunque vincere la partita bensì partecipare alla partita: giocare e impegnarsi, senza dover essere dei campioni. Questo semplice assunto – fondamentale per lo sport durante l’infanzia – è importante anche per migliorare la cultura dello sport negli adulti, nelle famiglie, negli sportivi professionisti.

 

A cura della redazione di MioDottore e con il contributo della Dott. ssa Mariangela Castellano, psicologa e psicoterapeuta.