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IL SANGUE a cura di AVIS MONZA: il donatore

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L’aspirante donatore viene sottoposto ad una accurata visita medica e ad esami di laboratorio per accertarne l’idoneità o meno alla donazione di sangue.

Viene informato in modo approfondito sulle procedure di donazione ed una volta ottenuto il suo consenso può iniziare a donare.
E’ estremamente importante che il donatore sia in buona salute e non corra rischi di contrarre infezioni per sé e per gli ammalati che riceveranno il sangue donato.

Prima di ogni singola donazione il donatore dialoga con il medico circa il proprio stato di salute, esegue una visita di idoneità (proprio così: una visita per ogni donazione!), nel corso della quale vengono controllate, oltre all’emoglobina, anche la pressione arteriosa del sangue: la massima deve essere compresa tra 110 mmHg e 180 mmHg, la minima non deve essere superiore a 100 mmHg.

La rilevazione della pressione arteriosa Al donatore vengono prelevati di norma circa 450 gr. di sangue intero e tra una donazione e l’altra devono trascorrere almeno 3 mesi per gli uomini, sei mesi per le donne in età fertile.

Con la plasmaferesi possono essere donate quantità superiori di plasma (650 ml), poiché viene prelevata soltanto la parte liquidoproteica e vengono reinfuse le cellule.

Ad ogni donazione, sul sangue del donatore sono controllati vari parametri, tra cui:
– HIV (AIDS);
– HbsAg (epatite “B”);
– HCV (epatite “C”);
– Ricerca malattie veneree;
– GOT e GPT (eventuale sofferenza del fegato).

Periodicamente il donatore esegue esami completi del sangue tesi a verificare il permanere del suo buono stato di salute.

IL SANGUE a cura di AVIS MONZA:La trasfusione

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La trasfusione del sangue
Per trasfusione si intende l’immissione, a scopo terapeutico, di un certo quantitativo di sangue intero, di solo plasma o di altri emocomponenti nel sistema circolatorio di un malato.
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Con la scoperta dei gruppi sanguigni e del fattore Rh, sono stati praticamente eliminati i rischi dovuti all’incompatibilità tra il sangue del donatore e quello del ricevente.
Per questo la pratica trasfusionale è divenuta di abituale ricorso per trattare gravi anemie provocate da gravi fattori.

Negli ultimi 20 anni, con l’utilizzo di apposite sacche in plastica, la trasfusione di sangue ha fatto passi da gigante: con il prelievo di sangue in sacca, e mediante la sua centrifugazione, è possibile separare le varie componenti del sangue.
Questa separazione consente di trasfondere al malato la sola componente di cui ha bisogno.

E’ possibile anche separare, durante la donazione, componenti del sangue grazie a macchine dette separatori cellulari o da aferesi.

Estraendo con queste macchine, ad esempio, solo plasma, si ottiene una procedura di plasmaferesi, per le plasmaferesi, ecc.