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Leonardo nel suo tempo.A cura di Luigi Chiesa.

Vediamo cosa succede durante la vita di Leonardo Da Vinci.

  • 1434 Inizia la dominazione dei Medici a Firenze
  • 1450 Nel governo di Milano gli Sforza sostituiscono i Visconti
  • 1452 Leonardo nasce a Vinci il 15 aprile, figlio del notaio ser Piero da Vinci e di Caterina, una giovane contadina.
  • 1453 I turchi conquistano Contastinopoli, l’odierna Istanbul
  • 1455 Gutemberg stampa la Bibbia con una nuova tecnica tipografica
  • 1469 Leonardo si reca a Firenze dove va a bottega del pittore e scultore Andrea del Verrocchio.
  • 1472 Diventa membro della corporazione dei pittori; negli anni successivi aiuta il Verrocchio.
  • 1480 Ludovico Sforza detto il Moro diventa reggente a Milano
  • 1482 Va a Milano, come ambasciatore di Lorenzo de’ Medici e si propone a a Ludovico il Moro come “so fare di tutto ed anche di più”.   Fatica a far breccia alla corte di Ludovico, ma nei vent’anni di permanenza riesce a convincere delle sue molteplici capacità anche i più scettici e pure i detrattori.
  • 1492 Cristoforo Colombo scopre l’America.  A Vigevano si inizia l’edificazione di Piazza Ducale, sotto la direzione di Donato Bramante e con la supervisione dello stesso Leonardo.
  • 1500 I francesi conquistano Milano, Ludovico il Moro viene cacciato.  Già l’anno prima – 1499 – Leonardo aveva fatto ritorno a Firenze.
  • 14991503 Va di corte in corte, per i principati del nord Italia
  • 15031506 E’ a Firenze comincia la Gioconda e si applica inutilmente alla realizzazione del dipinto monumentale La Battaglia di Anghiari
  • 1506 Il governatore francese Charles d’Amboise lo richiede a Milano
  • 1512 Copernico elabora ed espone la teoria eliocentrica
  • 1516 Leonardo, a Roma da alcuni anni, viene invitato in Francia dal re Francesco I. Si stabilisce a Cluox, il re risiede ad Amboise, poco distante.
  • 1519 E’ il 2 maggio, quando Leonardo esala l’ultimo respiro.

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La Storia del Mondo continua, anche senza Leonardo vivo, a dimostrazione che nessuno è indispensabile. Resta il fatto che non è dato sapere chi fosse il compagno di giochi di Leonardo in quel di Vinci, mentre di lui è rimasta memoria per secoli.