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Leonardo musicista, costumista e scenografo. A cura di Luigi Chiesa.

All’età di trent’ anni capita a Leonardo un’occasione straordinaria: nel 1482 va a Milano come ambasciatore culturale della Signoria fiorentina, incaricato da Lorenzo de’ Medici di consegnare al duca Ludovico Sforza un raffinato strumento musicale, una lira a forma di testa di cavallo, costruita dallo stesso giovane Leonardo.
Egli, però, intende trasferirsi a Milano e presenta al duca Ludovico una lettera che documenta le sue competenze e la straordinaria vastità degli interessi che lo muovono.
Benché avesse privilegiato, nel “curriculum” presentato, le sue capacità di ingegnere militare non disdegnò affatto di impegnarsi come scenografo e musico nell’organizzazione dei festeggiamenti delle nozze di Gian Galeazzo con Isabella d’Aragona (1489), di Ludovico con Beatrice d’Este (1491) e di Bianca Maria con l’imperatore Massimiliano (1493).
Nel primo caso i festeggiamenti, ricordati dalle fonti come fatti memorabili con il nome di “Festa del Paradiso a laude della duchessa di Milano.”
Leonardo si occupò, quindi, anche di meccanismi teatrali – lui poeta della meccanica – di stoffe, di colori e di danze e nell’arte di allestire spettacoli di magia scenica fu, manco a dirlo, inarrivabile.
L’esibizione del famoso “leone meccanico” che compiva più di venti movimenti diversi, terrorizzò con le sue evoluzioni tutta la platea. Fu ideato per la trionfale accoglienza a Pavia di re Francesco I di Francia (1515): “un leone meccanico che fa molti passi, poi si apre il petto e lo mostra pieno di gigli”.