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Un problema senza eta’

Un problema senza eta’

La depressione può colpire anche i più piccoli. Ecco i campanelli d’allarme e i consigli per non farsi cogliere impreparati

La depressione, definita spesso ”la malattia del secolo”, e’ un disturbo contraddistinto da una costante e durevole condizione di tristezza e infelicita’ che puo’ perdurare anche per molto tempo. Un disagio che colpisce il 3% dei bambini e il 9% degli adolescenti italiani: un numero importante e sicuramente in crescita, che ci deve mettere in allarme, inducendoci non solo a capire i problemi dei piu’ giovani e a curarli, ma anche e soprattutto a prevenirli.

I segnali

Vi sono, pero’, alcuni comportamenti che possono aiutare i genitori a comprendere l’insorgere di uno stato depressivo e quindi a consultare un medico che li guidera’ poi alla scelta di uno psicologo o di un neuropsichiatra infantile.

LE COSE DA FARE

Parlare ai propri ragazzi, qualunque età essi abbiano, in maniera sempre molto diretta,< senza ambiguità e mantenendo un comportamento chiaro e prevedibile. Evitare di proteggerli in maniera esagerata rendendoli fragili ed insicuri. Preservarli da discussioni tra coniugi e da tensioni familiari che non li riguardano. Insegnare loro ad accettare gli insuccessi che fanno parte della vita e sostenerli nel superamento delle loro paure, angosce e difficoltà. Sono, questi, tutti gli atteggiamenti che possono difendere e proteggere i nostri piccoli dalla depressione.

I piu’ evidenti: mancanza di interesse verso il gioco o attivita’ che prima entusiasmavano; difficolta’ di concentrazione e poca reattivita’; stati diffusi di tristezza e desiderio di solitudine; rallentamento dello sviluppo psico-motorio e laconicit a’; forte irritabilita’ e mancanza di energia; cambiamento delle abitudini alimentari e del sonno.

A scatenarla, oltre ai fattori ambientali che agiscono sulla psiche, contribuiscono anche cause genetiche

Soprattutto nel periodo dell’adolescenza, fase molto complicata in cui l’autostima subisce forti contraccolpi e in cui i ragazzi sono alla ricerca di una propria identita’, i giovani sono particolarmente soggetti a rischio di depressione. Pur non trascurando che in questa eta’ altresi’ usuale che gli adolescenti si esprimano con comportamenti spesso contraddittori e tendano a staccarsi dalla famiglia o da abituali gruppi, e’ essenziale che i genitori aiutino i propri figli cercando di prevenire il disturbo. Inoltre, e’ bene ricordare che mentre l’adulto e’ in grado di comprendere che cosa sia un comportamento depresso e di poter essere quindi affetto da questa malattia, il bambino e’ incapace di fare questa distinzione. Se non curati e seguiti, i bimbi piu’ piccoli rischiano di crescere sviluppando veri e propri disturbi della personalita’. Conducendo poi ogni giorno una battaglia sfinente contro i propri disagi e l’;impossibilita’ di essere felici e soddisfatti. Infine, facendo i conti con un’accanita ipercriticita’ verso se stessi e indebolendo una gia’ scarsa fiducia verso il prossimo.