Leonardo ingegnere militare. A cura di luigi Chiesa.

leonardo carro

Carro armato

Benché Leonardo consideri la guerra “pazzia bestialissima”, dedica parte cospicua dei suoi studi alla ideazione ed alla realizzazione di armi e macchine belliche.
Trentenne, comincia a dedicarsi con passione alla progettazione di macchine da guerra innovative, fortificazioni e sistemi difensivi, nuove armi e macchine da assedio.
Non sembri strano che un pacifista vegetariano, amante degli animali, come lui si dedichi a perfezionare anche “l’arte della guerra”.
In quel periodo, la merce più richiesta dal mercato è quella delle armi e delle strutture di difesa e offesa, al cui vertice stanno le torri semoventi d’attacco alle mura dei forti e delle città assediate, le bombarde ed i cannoni.
La contraddizione è, quindi, più apparente che reale, se si tiene presente che Leonardo trascorre la vita al servizio di alcuni dei maggiori signori dell’epoca e che per molti di essi la guerra, effettivamente combattuta o soltanto preventivata, costituisce un elemento imprescindibile nella gestione del potere.

Carro falciante

Carro falciante

Non è quindi un caso se, nella celebre lettera (1482) di presentazione in cui offre i suoi servigi a Ludovico il Moro, l’artista mette in evidenza soprattutto le proprie doti di ingegnere militare e di progettista di armi.
Sulla scia della rivoluzionaria creazione delle armi da fuoco, egli riesce a perfezionare armi terrestri e navali: le competenze di cui si avvale gli permettono di aumentare il volume di fuoco e la velocità di caricamento e sparo delle bombarde, di creare nuovi proiettili ogivali, granate scoppianti,cannoni, spingarde.

Nel suo “book” non mancano macchine d’assedio, catapulte e simili.
Inoltre in Leonardo la fantasia esercita un ruolo notevole, come attestano i bellissimi ed immaginosi disegni per mazze e punte di lancia, nonché il progetto di balestra multipla per tiro in rapida successione.
Al di sotto dell’elemento fantastico emerge lo sforzo di perfezionare tecnicamente e di migliorare l’efficienza degli strumenti bellici già esistenti, sia tradizionali (armi bianche) che da fuoco.

IL CARRO ARMATO

Leonardo perfeziona l’idea della ” testuggine” elaborata dagli antichi Romani.
Infatti idea una macchina da guerra di forma circolare, con movimento autonomo delle ruote prodotto dal lavoro di uomini ed animali alloggiati all’interno.
Inoltre prevede di collocare una serie di cannoni tutti intorno alla circonferenza del carro armato.

IL CARRO FALCIANTE

Il carro falciante, lanciato contro i nemici, seminava panico e distruzione. Questo mezzo militare era trainato da cavalli. Le falci taglienti erano messe in moto dalle ruote, attraverso un sistema di ingranaggi. Leonardo propose, su questa base, innovazioni: il carro coperto e il carro a testuggine con torretta interna di avvistamento ed armato di cannoni.

Balestra gigante

Balestra gigante

LA BALESTRA GIGANTE

Non sempre le invenzioni di Leonardo avevano successo. E’ il caso della
balestra gigante, un’arma mastodontica ma decisamente poco funzionale per le operazioni militari.
Fu ideata come arma campale trasportabile, destinata probabilmente all’abbattimento di strutture murarie difensive mediante il lancio di pesanti palle di pietra.

IL SOTTOMARINO

“Uno naviglio che muovesi come affondato sotto il livello delle acque tale che,
gittandosi sotto pancia contro i natanti, puote facilmente squarciare il fasciame d’ogni galera o brigantino e affondarli.”
Si rende conto di quale terribile arma stia progettando e decide di non renderla conosciuta: … che di un numero immenso di annegati sarebbe causa quello facile speronare di navigli d’ogni stazza e possanza.”

Queste considerazioni di carattere umanitario non gli impedirono di continuare nella sua progettazione di strumenti da guerra.