Il Museo che Ama i Bambini. A cura di Leontina Sorrentino

 

Tutti i musei sono adatti ai bambini e alle bambine? Occorre preparare i bambini prima di una visita?

Sono sempre di più i musei che si interrogano sulla possibilità di essere Kids Friendly, ovvero luoghi pensati per la fruizione e con proposte adatte anche ai più piccoli. Si moltiplicano attività e iniziative, si comincia a fare rete e a ottimizzare la comunicazione. Alcuni Musei hanno esperienza più che decennale, con attività che si ripresentano, radicati nel territorio e con grande successo di pubblico, a cadenza annuale. Altri, senza tradizione didattica, si
affacciano in maniera magari impacciata, tipica della ricerca fatta seguendo le tendenze generali, ma non ancora collaudata, procedendo per tentativi e adeguando il proprio personale ai vari eventi e alla risposta che ricevono dai
visitatori. Aprirsi ad un target specifico per trasmettere conoscenza e cultura, abituare alla frequentazione ed evolvere insieme nel sistema comunicativo deve essere un obiettivo comune. Dobbiamo pretendere il diritto all’arte e alla
cultura anche per i nostri figli, in primo luogo da Musei, istituti culturali, siti, associazioni. Ma anche noi, singoli cittadini, dobbiamo fare la nostra parte. In che modo?

Il ruolo di ciascuno di noi
Partecipando a quanto viene organizzato, in maniera costante, entusiasta. Consapevoli che tutto è perfettibile, ma anche che è nostra responsabilità far capire che trasmettere arte ai bambini è un’esigenza sentita. Con carenza di pubblico e di interesse collettivo anche gli operatori, i direttori e chi si occupa dei servizi di didattica, faranno fatica a far passare l’idea che è un bisogno inatteso che va colmato. E sempre meno fondi verranno stabiliti per il settore della Didattica! Poi sarà vero che non rimarremo sempre soddisfatti del singolo laboratorio, o della visita o dell’organizzazione trovata. Tuttavia il crescente sforzo da parte dei Musei, la preoccupazione di assicurare offerte per bambini e famiglie è il segno di un cambiamento.
Questo cambiamento va visto e supportato attraverso la partecipazione. Portare i nostri bambini e le nostre bambine al museo in occasioni dedicate a loro o a tutta la famiglia serve a:

1- Dare un segnale forte e far emergere un’esigenza educativo-morale necessaria ad una sana crescita.
2- Creare un legame con il proprio territorio, per scoprirlo ed imparare a prendersene cura.
3- Allargare le proprie conoscenze e socializzare in contesti diversi dai soliti.
4- Dare indicazioni per migliorare proposte ed offerte in un dialogo continuo.
5- Incrementare il senso di appartenenza, riscoprire culture e radici.

Come preparare le/i bambine/i ad una visita al museo
Continuo a leggere tantissimi suggerimenti a riguardo e sono tutti (o quasi) approcci condivisibili. In effetti esistono infiniti modi di preparare una visita (per vedere collezioni o siti, fare laboratori,seguire incontri, ecc..). Quello che
suggerisco sempre io è di personalizzare il più possibile le ‘ricette’ che ci vengono date. Dico sempre che ogni metodo è valido…come il suo contrario.
Ciascuno approccio deve essere adeguato all’età e alle caratteristiche personali del bambino, alla modalità comunicativa familiare, al periodo scelto, al contesto in cui ci rechiamo e via andare. Il più piccolo dettaglio influenza l’impatto
generale. Quello che non può mancare è:

1- Dose di reale curiosità: se io genitore fingo entusiasmo i bimbi se ne accorgono. Dunque se voglio coinvolgere devo essere coinvolto a mia volta.
2- Correttezza di fondo: non rispondere a domande di cui non conosciamo la risposta! Fare un percorso di scoperta insieme è preferibile piuttosto che essere approssimativi per non sembrare impreparati.
3- Parlare dell’esperienza: io non faccio differenza, ne parlo sia prima che dopo. Caricarli positivamente all’incontro (con qualche curiosità buttata qui e là e qualche interrogativo cui poi dare risposta), ma raccontarci anche le sensazioni vissute dopo la visita, rifare il percorso per consolidare informazioni.

Ciascuna famiglia dovrebbe sperimentare un proprio processo, tenendo presente che anche questo è un modo di relazionare, crescere e stare insieme.
Vi segnalo:
Ogni lunedì dalla 10 alle 20 i musei, partecipanti all’iniziativa, si danno appuntamento sul web per condividere le loro proposte didattiche, scambiarsi esperienze e rispondere a domande. Se avete anche voi un account Twitter seguendo l’hashtag #MuseumSchool potete leggere gli scambi e intervenire quando volete.

Leontina Sorrentino
www.didatticaartebambini.it – leontina@didatticaartebambini.it