Il petrolio è fonte energetica ma anche materia prima per l’industria petrolchimica. Basti pensare alle fibre sintetiche e alla plastica. Una risorsa importante, dunque, da usare con intelligenza e nel rispetto dell’ambiente. E dalla raffinazione del petrolio derivano anche gli oli lubrificanti.

Cos’è l’olio lubrificante?
Il lubrificante serve a impedire che l’attrito surriscaldi, danneggiandole, le parti meccaniche in movimento. In un mondo tecnologicamente avanzato come il nostro, i lubrificanti trovano molteplici applicazioni (veicoli industriali e agricoli, mezzi navali, macchinari industriali, ecc.). Ogni anno, in Italia, vengono utilizzate oltre 500 mila tonnellate di oli lubrificanti. L’utilizzo che ci riguarda più da vicino è quello dei motori delle nostre automobili, delle nostre moto e delle nostre barche. Con l’uso i lubrificanti perdono le loro caratteristiche e debbono essere sostituiti, divenendo così oli usati.

L’olio lubrificante usato è un rifiuto altamente pericoloso. Versati in acqua, 4 kg di olio usato bastano a inquinare una superficie grande come sei piscine olimpiche: l’olio crea infatti una sottilissima pellicola che impedisce l’ossigenazione della flora e della fauna sottostanti fino a provocarne la morte. Chi getta l’olio usato nel suolo, nei tombini, in mare o nei corsi d’acqua oltre a incorrere nel rigore della legge compie un gesto irresponsabile nei confronti dell’ambiente in cui viviamo.
In Italia la raccolta e il riutilizzo dei lubrificanti usati sono garantiti dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, istituito per legge e operativo dal 1984. In venticinque anni di attività il Consorzio ha raccolto oltre 4 milioni di tonnellate di olio usato, una quantità che se dispersa in acqua avrebbe inquinato una superficie pari una volta e mezzo il Mar Mediterraneo. Grazie agli importanti risultati ottenuti, l’Italia si colloca ai vertici in Europa per percentuali di lubrificante usato raccolto.
Il Consorzio si avvale di una rete di raccolta costituita da 72 aziende, dislocate in tutte le regioni d’Italia, che con i loro automezzi raccolgono gli oli usati e li stoccano nei depositi, e di 6 impianti di rigenerazione.Tutto l’olio raccolto viene analizzato e avviato alla:- rigenerazione che permette all’olio di essere pienamente recuperato: da ogni 1,5 kg di olio usato si genera infatti 1 kg di olio base che presenta le stesse caratteristiche di quello proveniente dalla raffinazione del petrolio e 0,5 kg di altri prodotti (gasolio e bitume). Così, oltre a salvaguardare l’ambiente, il nostro Paese è in grado di contenere le importazioni di greggio e di conquistare, inoltre, il primato europeo per percentuale di olio rigenerato;- combustione quando gli oli usati sono ritenuti non idonei alla rigenerazione e vengono inviati a impianti autorizzati, principalmente cementifici, che li utilizzano come combustibile. Tali impianti raggiungono una altissima temperatura cheneutralizza la parte inquinante; i fumi generati passano attraverso speciali filtri in grado di garantire corrette emissioni in atmosfera;- termodistruzione quando l’olio usato è così inquinato da non poter essere avviato alla rigenerazione o alla combustione e viene eliminato attraverso impianti di termodistruzione. Questo processo elimina definitivamente l’olio usato e riduce l’effetto nocivo che altrimenti produrrebbe nell’ambiente.

Cosa fare dell’olio lubrificante usato?
Il cambio dell’olio di un’auto è una faccenda seria, sia perchè il contatto tra l’epidermide e il lubrificante usato è pericoloso per la salute, sia perchè la dispersione di olio usato danneggia l’ambiente. Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati raccomanda di far svolgere il cambio dell’olio nelle autofficine o nelle stazioni di servizio in cui sono rispettate tutte le regole di sicurezza.Se, tuttavia, si vuol procedere da soli, si devono seguire poche e semplici regole: indossare guanti impermeabili conservare l’olio vecchio in un contenitore infrangibile e chiuso ermeticamente prestare attenzione affinché acqua e altre sostanze non si mescolino all’olio usato, rendendone impossibile il riutilizzo. Per disfarsene correttamente basta chiamare il numero verde del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati 800 863 048 e conoscere il punto di raccolta più vicino, dove si potrà consegnare gratuitamente l’olio usato, scongiurando ogni altro pericolo per l’ambiente.

Metti in rete il tuo territorio con Scuola Web Ambiente

Scuola Web Ambiente è un progetto di educazione ambientale, realizzato dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, rivolto agli studenti della scuola primaria e secondaria. Per incuriosirli e stimolare la loro creatività, l’iniziativa si basa interamente su internet.Le classi vengono dotate gratuitamente di un sito web, all’interno del quale approfondire – con l’aiuto degli insegnanti – diverse tematiche ambientali con interviste, inchieste e lavori di gruppo.Docenti e studenti hanno a disposizione degli spazi per dire la loro, inserire commenti, foto, news e possono dialogare mediante il forum. Prende forma una comunità virtuale in cui i ragazzi propongono azioni concrete in difesa dell’ambiente e realizzano una fotografia dinamica del proprio territorio, diventando così protagonisti di una nuova e consapevole cultura ambientale.

Per premiare la collaborazione delle classi il Consorzio indice periodicamente dei concorsi nazionali. I bandi vengono pubblicati sul sito www.scuolawebambiente.it