In un mondo pieno di tecnologia e di rivoluzione, di voglia di condividere e di divulgare al mondo intero la propria vita, troppo poco tempo lo si passa a condividere veramente un’esperienza, che possa questa essere in solitaria o in condivisione con altri individui, piccoli o grandi che siano.

Toccare con mano la solitudine e lo star bene con sé stessi o trovare il modo di interagire con un’altra anima, richiede non poco sforzo mentale. Interagire e condividere, quindi, significa rendere partecipe e collaborare per un singolo scopo o per tanti piccoli scopi al fine di arrivare ad una conclusione, al termine di un progetto.
I bambini, al giorno d’oggi giornalmente esposti a schermi, a distrazioni, a tanti stimoli, spesso non sono abituati al pensiero, alla condivisione, ad arrivare al fine seguendo una logica e un percorso. Il toccare con mano, lo scoprire passo dopo passo, il collaborare insieme e soprattutto l’apprendere giocando e, a volte, sporcandosi anche le mani, stimola la creatività e la fanciullezza che ognuno ha dentro di sé.

L’arte-terapia è ispirazione, è condivisione, è apprendere ma prima di ogni cosa, è gioco. Questo fa in modo che, giocando, il bambino impari divertendosi. Una foglia che cade, raccogliendola, può diventare un quadro.

Tanti sassolini insieme, uniti, possono diventare un disegno. Le conchiglie del mare, portandole a casa, possono diventare stimolo di creatività. La sabbia o il sale grosso, colorandoli, possono essere fonte di ispirazione per imparare i colori. Insomma, ogni elemento naturale o meno che sia, può regalare ai più piccoli gioco, lezione, sorrisi, risate. Il contatto con con natura e con il mondo, offrono al fanciullo la meraviglia dello scoprire.

Negli ospedali, ad esempio, l’arte-terapia può essere d’aiuto per far scorrere il tempo e per far passare in modo spensierato le ore. Regalare un sorriso e momenti di creatività, in un luogo spesso privo di felicità o leggerezza, può essere per il bambino un immenso traguardo verso sé stesso in un momento buio e privo di serenità.
L’arte può salvare dal mondo e allo stesso tempo donare il mondo. “La natura è il miglior modo per comprendere l’arte, i pittori ci insegnano a vedere.” – così diceva Van Gogh.

[Nicole Santoro]